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Contributo n. 630 Consorzio di Bonifica: il Consiglio vota l'annullamento

A convocare l'assise era stato il sindaco di Canosa, Ernesto La Salvia

Il Consiglio comunale, nel corso della seduta monotematica che si è svolta ieri sera, 23 luglio, ha votato all'unanimità la richiesta di annullamento delle cartelle di richiesta di pagamento del tributo n. 630, inviata agli agricoltori del territorio dal Consorzio di Bonifica "Terre d'Apulia". A conclusione della riunione consiliare non è mancato l'applauso del pubblico e dei contadini intervenuti.

A convocare l'assise era stato il sindaco di Canosa, Ernesto La Salvia, in seguito ad una manifestazione pacifica di circa 200 agricoltori del comitato spontaneo "Insieme per l'agricoltura", che si era tenuta venerdì scorso, 18 luglio, in aula consiliare. I coltivatori erano in stato di agitazione proprio per aver ricevuto le richieste di contribuzione del Consorzio stesso, nonostante l'Amministrazione comunale e l'assessore all'Agricoltura, Leonardo Piscitelli, in particolare, avessero richiesto da circa un mese, alla Regione Puglia e al Consorzio di Bonifica "Terre D'Apulia", la sospensione del pagamento del tributo n. 630 (con affissione di manifesti e diramazione di comunicati stampa), e invitando coloro che avevano ricevuto l'avviso al non pagamento del tributo, in attesa di un chiarimento. L'assessore aveva inoltre richiesto un incontro urgente con i vertici della Regione e del Consorzio, che potesse fugare ogni dubbio.

L'Amministrazione La Salvia, infatti, è sempre stata vicina agli agricoltori, invitando la Regione e il Consorzio a chiarire ogni perplessità. "La contribuzione del tributo con codice n. 630 al Consorzio di Bonifica - ha ribadito Piscitelli – è stata sospesa, così come appreso dalla stampa, in seguito ad un incontro del 27 giugno scorso tra i capigruppo della maggioranza con il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola".


"Il Consiglio comunale – ha dichiarato l'assessore Piscitelli – ha deliberato di:
  1. Chiedere ed impegnare la Regione Puglia e il Consorzio di Bonifica Terre D'Apulia di ANNULLARE IL PAGAMENTO DEL TRIBUTO 630 (MIGLIORAMENTO FONDIARIO) pervenuti a Canosa di Puglia il 17 e 18 giugno in quanto ingiusto ed iniquo;
  2. Chiedere ed impegnare la Regione Puglia e il Consorzio di Bonifica "Terre d'Apulia" a rideterminare il costo dei servizi con un giusto ed equo indennizzo delle opere di manutenzione dei canali, insistenti sul territorio e dei coefficienti di calcolo del tributo n. 630;
  3. Chiedere ed impegnare il Consorzio di Bonifica Terre d'Apulia e la Regione Puglia che le richieste d'indennizzo dal Consorzio al Socio /Contribuente, devono essere riferite a lavori "realmente effettuati";
  4. Chiedere ed impegnare il Consorzio di Bonifica Terre d'Apulia e la Regione Puglia che le richieste del Consorzio al Socio/Contribuente fissandone un limite massimo della quota pro capite per titolare/proprietario degli immobili;
  5. Chiedere ed impegnare il Consorzio di Bonifica Terre d'Apulia e la Regione Puglia che le richieste di pagamenti del Consorzio al Socio/Contribuente siano effettuate successivamente all'esecuzione dei lavori di manutenzione dei canali ed opere di miglioramento fondiario;
  6. Chiedere ed impegnare il Consorzio di Bonifica Terre d'Apulia e la Regione Puglia che i lavori di manutenzione del Consorzio ne determinano un effettivo beneficio reale agli immobili dei Soci/Contribuenti;
  7. Chiedere ed impegnare la Regione Puglia e il Consorzio di Bonifica Terre d'Apulia che i lavori da realizzare dal Consorzio siano concordati con l'Ente Comunale locale di competenza".

"Nel corso del Consiglio –ha dichiarato il sindaco Ernesto La Salvia – ci siamo fatti carico anche di altre difficoltà che l'intera categoria, settore trainante dell'economia canosina, sostiene. È stata infatti approvata la richiesta, concordata dall'Amministrazione comunale con i contadini stessi, di impegnare la Regione Puglia e il Consorzio di Bonifica Terre d'Apulia a ridurre la quota di consumo dell'acqua (Canone irriguo) distribuita agli agricoltori nell'agro di Canosa di Puglia, omogeneizzando i costi con il confinante Consorzio di Bonifica di Capitana, che si trova all'altra sponda del fiume Ofanto, quindi pressappoco nella stessa area geografica. Si eviterebbe così la creazione di una concorrenza che falsa i prezzi di mercato dei prodotti agroalimentari e ne determina una differenza notevole dei costi".
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