“Nere & Bianchi” di Michele Stanzione
“Nere & Bianchi” di Michele Stanzione
Eventi e cultura

Tutte sorelle le anonime velate della Desolata

Il libro “Nere & Bianchi” di Michele Stanzione

C'è il film "Bianco e nero", c'è la canzone dal titolo "Bianchi e neri", c'è la fumata nera e quella bianca che annuncia nella settimana santa il libro "Nere & Bianchi" di Michele Stanzione per Edizioni Polistampa. Il volume fotografico di Stanzione è entrato far parte anche della serie «Polyphemus», Biblioteca di Fotografia Contemporanea, diretta dal famoso architetto Lucio Trizzino. Siciliano nato a Gorizia, come ama definirsi il Trizzino, visti i suoi trascorsi a Palermo ed Agrigento prima di trasferirsi a Firenze, è anche autore di numerosi saggi e volumi di archeologia, storia dell'architettura e tecnica del restauro, di fotografia "secondo mestiere prediletto". Nel libro "Nere & Bianchi", l'autore degli scatti Michele Stanzione focalizza la sua attenzione sulle "donne profumate di nero e uomini nascosti nel bianco fermati in una processione fuori dal tempo". Donne profumate di nero e uomini nascosti nel bianco sono fermati dal perfetto bianco/nero di Michele Stanzione lungo un commovente percorso devozionale senza connotazione alcuna di spazio o di tempo. Il bianco e nero nella nuova forma dell'umano, attraverso l'esplorazione in maniera organica di antiche, ancestrali manifestazioni: il Rito dei Battenti di San Lorenzo Maggiore in provincia di Benevento, nella giornata del venerdì santo e la Processione della Desolata, nella mattina del sabato santo a Canosa di Puglia. A concludere questi due processi della memoria vi è il Cimitero delle Fontanelle di Napoli, luogo centrale della controversa anima partenopea. """Lo stilema, però, con cui realizza le sue fotografie – afferma il critico d'arte Massimo Sgroi nella prefazione - è tutto fuorché didascalico; nel narrare la storia di una relazione assiomatica con quello che noi siamo, Michele Stanzione sconfina nella percezione delle alterità tipica dell'arte visuale contemporanea."""

L'esperto informatico Michele Stanzione (33 anni), campano di nascita, ama la fotografia di reportage, nella sua dimensione corale e storica, molto efficace e di forte impatto visivo, valorizzata dai particolari e dai cromatismi armonici e suadenti. Il foto reporter Stanzione ha partecipato a diverse rassegne nazionali, tra le quali la mostra di arte contemporanea "King il cavallo dagli occhi di sole" dello scorso luglio, nelle prestigiose stanze del Palazzo dei Commissari di Terra del Sole a Castrocaro Terme(FC), vinto importanti premi a concorsi fotografici ed i suoi lavori appaiono sui siti web e riviste specializzate. Grazie ai suoi scatti fotografici di notevole vena comunicativa "le anonime velate della Desolata, tutte sorelle, un fiume nero in cammino, penitente con il canto del dolore " figurano nella rivista affermata National Geographic Italia che ogni giorno esplora il mondo per prendersi cura della Terra. La Processione della Desolata che conclude i riti della Settimana Santa canosina richiama migliaia di visitatori e l'attenzione dei media per la sua particolarità, unica nel suo genere: il coro diretto dal maestro Mimmo Masotina, composto quest'anno da 350 donne con il volto coperto da una veletta nera, una medaglietta distintiva al petto, un lungo drappo nero umano che canta l'Inno alla Desolata, il cui testo si ispira alla celebre Laude "Stabat Mater" di Jacopone da Todi(sec. XIII) accompagnato dalla Banda Filarmonica "Giuseppe Verdi" di Canosa di Puglia, insignita nel 2011 del riconoscimento di "Gruppo di musica popolare e amatoriale di interesse comunale" nell'ambito delle manifestazioni del 150° Anniversario dell'Unità d'Italia. Gli scatti in bianco e nero, raffinati ed eleganti, densi di pathos e sensazioni evocative, racchiusi nel libro "Nere & Bianchi" di Michele Stanzione e proiettati in the world, accrescono il patrimonio umano e devozionale legato alla Processione della Desolata nel sabato santo tanto atteso dai canosini e non solo. Religione e costume, arte e fotografia, in un intreccio di riti e potenzialità espressive, divulgate dalla rete e dai social network si dimostrano ancora una volta potenti ed efficaci mezzi di comunicazione, che abbattono ogni frontiera per la diffusione a tappeto delle informazioni di notevole interesse culturale.
Bartolo Carbone
“Nere & Bianchi” di Michele Stanzione
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