Le lettere di Agata Pinnelli

Agata Pinnelli: Alfabeto di una “buona” Scuola

Ventisei lettere per non dimenticare: il futuro è qui!

Amicizia, Benessere, Civiltà, Dialogo, Etica, Fierezza, Gradualità, Hobby, Integrazione, Jolly, Know-how, Legalità, Meta, Nazioni, Opportunità, Passione, Qualità, Responsabilità, Solidarietà, Talento, Uguaglianza, Volontà, Work in progress, Xenofobia zero, You-Tube, Zelo.
Anche quest'anno la scuola riapre i battenti con festosità, a cui ho voluto unirmi con questo messaggio pensato, studiato e scritto sempre con quella passione, che mai si spegne, con cui ho vissuto la scuola, un immenso laboratorio di "umanità" in cui ogni intelligenza si sperimenta, si sviluppa, anno dopo anno, fino a dispiegarsi per volare nella vita e conseguire quella "promozione" necessaria ad ogni comunità per progredire.

Un alfabeto! Strano modo per augurare a tutti gli studenti un felice ritorno tra i banchi. Ventisei lettere legate al tema della scuola che si trasformano in una vetrina di valori e comportamenti che devono connotare il futuro dell'Italia, dell'Europa e del mondo, cominciando dal presente, vivendo la Scuola come un Bene di tutti e per tutti, dove ognuno con libertà sperimenta le capacità dell'intelletto e del cuore, costruisce i suoi sogni, progetti ed anche se potrebbero sembrare utopie, comunque fortificano costantemente la "Speranza" di un futuro migliore, la fiducia in sé, il proliferare delle eccellenze di cui la società odierna ha estremamente bisogno per gestire la "complessità" che domina ogni sfera della vita, da quella psicologica, spirituale, economica, tecnologica, civica, giuridica, artistica,sportiva …

Ventisei lettere della memoria valoriale affinché si possa riflettere con consapevolezza quanto sia basilare non solo l'intervento delle Istituzioni politiche, ma soprattutto la "volontà" di sfruttare nel migliore dei modi, ciascuno secondo la propria peculiarità, (da considerare sempre insostituibile ed eccezionale) questo periodo di allenamento e crescita insieme per giocare la partita più importante della vita: l'autorealizzazione di sé come uomo, come cittadino, come lavoratore in un contesto sociale che consideri il Bene come una "torcia" che illumini il progresso dell'umanità. Affinché questo si attui si ha inevitabilmente bisogno di cultura: la conoscenza, da quella umanistica a quella scientifica, matematica, tecnologica, religiosa, è il "capitale" più importante di un paese, di cui i ragazzi devono appropriarsi costruttivamente per far sì che le conoscenze diventino "competenze" utili per la vita.

È la cultura che dà la sveglia alla nostra coscienza liberandola dalla "indifferenza", dal "culto egocentrico dell'io", dall'"analfabetismo etico" e da un "mondo statico", appiattito nel presente. Ed ancora è la cultura che alimenta la "fede" nel futuro, il "desiderio" di osare nuovi orizzonti, di andare sempre più in là, che ci trasforma in "agenti di cambiamento" per far risplendere una "Umanità" più libera, più giusta, più rispettosa, in una parola più "umana".
"La cultura - diceva il grande scrittore siciliano Elio Vittorini – è la forza umana che scopre nel mondo le esigenze di un mutamento e ne dà coscienza al mondo".

Oggi, come non mai, in un periodo di forte crisi, la memoria, lo studio delle nostre tradizioni gloriose storiche, culturali, artistiche è fondamentale, perché la voce di matematici, scienziati, poeti, scrittori, artisti daranno risposte non solo alle curiosità, ma anche alle varie situazioni di vita a cui ci si può trovare di fronte. Non c'è, infatti, contenuto complesso o difficile che non possa essere affrontato e capito dall'opera della intelligenza dei ragazzi.

Vorrei ricordare che la Scuola per avere successo è un patto, un'alleanza educativa tra genitori, insegnanti, poteri pubblici, ma tutto questo non basta se gli studenti non fanno la loro parte. "Ho parlato – ha detto il Presidente Obama agli studenti - delle responsabilità dei vostri insegnanti, di quella dei vostri genitori, di quella del governo: ma in definitiva nulla basterà se voi non farete fronte alle vostre responsabilità. L'educazione vi dà l'opportunità di scoprire quel che di meglio avete in voi. E qualunque cosa vogliate fare nella vita, avrete bisogno di una buona educazione (…) So che talvolta la televisione vi dà l'impressione di poter diventare ricchi e avere successo senza lavorare duramente: magari a basket o in reality show. Ma il vero successo è duro da raggiungere, richiede sforzi tenaci, anche se non tutto quel che dovete studiare vi piace e non tutti gli insegnanti vi piacciono".

È chiara la sfida augurale?
Credete che il mondo migliorerà nella misura in cui ciascuno cerca di migliorare se stesso …? Provate!
La scuola è la palestra adatta!
Qualcuno farà sempre con tutto il cuore … il tifo per voi!

Buon anno scolastico! Prof.ssa Agata Pinnelli
Ricordi scolastici dal 1961 al 1977Alfabeto di una buona Scuola
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