Le interviste di Bartolo Carbone

La Desolata vista da Ignazio Montenegro

Intervistato il noto foto-reporter barlettano

La mostra fotografica "I Volti della Desolata" promossa dal giornale "La Terra del Sole" e arricchita dalle ricerche storiche sui riti della Settimana Santa firmate dalla direttrice Claudia Vitrani e da Michela Catano, ha fatto conoscere al grande pubblico le opere di Ignazio Montenegro(47 anni) presente a Canosa di Puglia(BT) all'inaugurazione nella Domenica delle Palme. Il noto reporter barlettano, appassionato sin da piccolo di fotografia ed in particolare degli eventi processionali, nel corso degli anni si è perfezionato fino a raggiungere i meritati successi: nel 2013 tre Awards Contest Nikon bronze nella categoria ricerca, e nei primi mesi di quest'anno tre Awards Contest Nikon nella categoria matrimonio e quattro Awards Contest Nikon nella categoria commerciale QIP(Qualified Italian Photographers) con premiazione ad Orvieto durante la manifestazione organizzata dal F.I.O.F.(Fondo Internazionale Orvieto Fotografia). I suoi lavori sono molto apprezzati e stimati dalla critica, attraverso reportage di notevole valore artistico, storico e documentativo. Collezioni di foto e stampe di straordinaria bellezza emotiva e cromatica, hanno permesso di esplorare meglio i vari aspetti della fotografia, in particolare i Riti della Settimana Santa a Barletta e la Desolata a Canosa, curati nelle mille sfaccettature e sfumature, pregne di significato e raffinatezza. Alla vigilia della Processione della Desolata il poliedrico artista Ignazio Montenegro ha rilasciato la seguente intervista per CanosaViva.
Chi è Ignazio Montenegro?
Fotografo di esperienza trentennale scaturita dall'iniziale passione, maturata in età adolescenziale e proseguita con il conseguimento dei titoli presso l'Istituto Europeo di Design a Roma e ulteriori corsi di perfezionamento professionale.
Due richieste ricorrenti per le presentazioni di rito : situazione sentimentale ed i suoi rapporti con i social network…Sposato con tre figli. Il rapporto strettamente lavorativo legato ai social network è curioso ed efficace, ci permette di promuovere i nostri lavori in maniera innovativa e virale.
Titoli di studio ed attuale occupazione… Diplomato allo IED, collaboro con lo studio dei miei figli Davide e Marco che hanno intrapreso questa bella passione.
Perché ha scelto di fare il fotografo? Come dicevo all'inizio la passione maturata durante la mia adolescenza, ha alimentato il mio bagaglio culturale ed esperienziale, grazie al completamento con gli studi a Roma e specializzazioni nella fotografia di moda e still life, portando un nuovo modo di espressione all'interno della cerimonia.
L'ottica utilizzata normalmente. E il digitale ha aiutato o penalizzato il lavoro del fotoreporter? Non c'è un'ottica particolare che si utilizza, tutto nasce dalla situazione che ho davanti e ciò che io in quel momento voglio trasmettere. Le nuove tecnologie sono ormai di uso comune così all'avanguardia che grazie al digitale si possono ottenere dei risultati sempre più professionali.
Come si è avvicinato all'arte della fotografia e da quanto tempo? Tutto nasce nel lontano 1980 come assistente in uno studio fotografico di Barletta dove le cerimonie e la le tradizioni popolari erano di forte richiamo. Arrivato alla maggiore età, decisi di dare un concreto avvenire, trasferendomi a Roma per terminare gli studi in una scuola professionale di fotografia.
Cosa si prova on the road, tra la gente in attesa del passaggio della Processione della Desolata con una macchina fotografica tra le mani? Hai un'altra visione di quello che accade, ti può capitare di toccare con mano l'emozione che la gente in quel momento ti trasmette con semplici modi, dal silenzio assoluto al pianto di un bimbo o al chiacchiericcio delle donne.
Da quanto tempo segue la Processione della Desolata? Sono diversi anni e ogni volta che presenzio scopro cose interessanti.
Suggerimenti di un foto reporter per la processione agli organizzatori per operare nel miglior modo possibile…Questo penso sia compito degli organizzatori, posso suggerire il divieto di sosta in alcune vie del centro, in situazioni di fotografia panoramica le autovetture parcheggiate recano disturbo alla visione della foto.
La presenza degli esperti di National Geographic ai riti della Settimana Santa in Puglia… Interessante e da non sottovalutare perché una loro recensione è sempre un buon biglietto da visita.
Le opere di Michele Sorrentino in mostra a "I volti della Desolata"…Ritengo che tecnicamente siano molto interessanti e di grande impatto.
Viene spesso a Canosa per reportage sui riti della settimana santa, cosa l'ha particolarmente colpito? Ho avuto esperienze lavorative a Canosa ed ho apprezzato sin dal primo momento la partecipazione e la devozione della gente ai riti della settimana santa.
Canosa di Puglia "Città d'Arte e di Cultura", è da fotografare? Si potrebbe fare tantissimo da reportage fotografici a cortometraggi da diffondere su canali di comunicazione per far conoscere i tesori di Canosa, patrimonio di inestimabile valore
La formula vincente per ottenere buoni risultati fotografici…Cogliere l'attimo al momento giusto!
Grazie per la preziosa collaborazione e aver dedicato del tempo alle nostre domande. Buona Pasqua, anche a nome della Redazione di CanosaViva, per il prezioso omaggio fotografico.
Bartolo Carbone
7 fotoLa Desolata vista da Ignazio Montenegro
Inaugurata la mostra fotografica “I Volti della Desolata”“I Volti della Desolata”Ignazio MontenegroIl Coro della Desolata di Ignazio MontenegroLa Desolata vista da Ignazio MontenegroLe foto di Ignazio MontenegroProcessione Desolata
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