Dott.Marco Milano
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Calcio

La prevenzione primaria in tema di violenza: tra regole e fair play

La parola al direttore sportivo Marco Milano

Non si è ancora spento l'eco del convegno dal titolo "La prevenzione primaria in tema di violenza: tra regole e fair play", che il 20 aprile scorso ha avuto luogo a Canosa di Puglia presso l'Aula Consiliare di Palazzo di Città,. E' stato organizzato dall'Assessorato allo Sport del Comune di Canosa di Puglia, nella persona della dottoressa Antonietta Cristiani, in collaborazione con l'associazione "Medea", il Rotaract Club, la Fidapa e l'associazione "Switch On". Quando si parla di sport e di fair play, che si tratti di atleti o di tifosi, è importante attenersi a dei principi fondamentali: giocare per divertirsi, giocare con lealtà; rispettare le regole del gioco; rispettare i compagni di squadra, gli avversari, gli arbitri e gli spettatori, accettare la sconfitta con dignità; rifiutare il doping, il razzismo, la violenza e la corruzione; essere generosi verso il prossimo e soprattutto verso i più bisognosi, aiutare gli altri a resistere nelle difficoltà; denunciare coloro che tentano di screditare lo sport e onorare coloro che difendono lo spirito olimpico dello sport. Lo sport infatti, nelle sue diverse forme, è a tutti gli effetti uno strumento educativo e di sviluppo della persona, da utilizzare per trasmettere i sani valori della pratica da applicare alla vita quotidiana nonché "scuola di vita" in cui si inizia a crescere e maturare passo dopo passo.

Nel corso del convegno, molti interventi autorevoli tra i quali quello del dottor Marco Milano, direttore sportivo ed opinionista televisivo che ha parlato del fair play, legato a valori eticamente corretti - importanti nella vita quanto nello sport - quali l'assunzione di responsabilità, il rispetto delle regole, la considerazione per gli altri e dell'avversario, lo spirito di gruppo, la vita attiva, la partecipazione e l'amicizia. "In tutti i miei discorsi di insediamento in una nuova squadra,- ha tra l'altro dichiarato Marco Milano - la prima parola che utilizzo con i calciatori è proprio 'rispetto' tra compagni di spogliatoio, alla base di una civile convivenza, rispetto verso l'allenatore e lo staff tecnico, rispetto verso i dirigenti, rispetto per la società per cui si è tesserati, in primis, nei confronti del presidente, rispetto dei ruoli, rispetto per i tifosi, rispetto per gli avversari in campo, rispetto verso gli arbitri, rispetto delle regole del sistema calcio. In questi anni – continua il direttore sportivo - la FIGC a livello nazionale e regionale non ha istituito un vero e proprio premio fairplay da assegnarsi annualmente, da non confondere con il premio disciplina che è una mera somma algebrica delle penalità (ammonizioni, espulsioni) comminate ai tesserati delle squadre partecipanti ai campionati. Mentre, il settore giovanile e scolastico della FIGC, per rilanciare il messaggio del fair play in campo, ha istituito un progetto intitolato 'Green Card' dedicato alle categorie di base Esordienti e Pulcini, ovvero i più piccoli.".

Con la "Green Card" si premiano i gesti spontanei dei giovani, come ad esempio: l'interruzione di una chiara occasione da goal per soccorrere un giocatore; l'auto-sanzionare un fallo o una rimessa a favore della squadra avversaria; tutte quelle situazioni che aiutano l'arbitro nella direzione della gara; la squadra che ha perso il confronto si complimenta con quella che ha vinto e quella che ha vinto sostiene, incoraggiandola, la squadra che ha perso, in particolare nei confronti di errori clamorosi; i bambini che interrompono il gioco per "schiamazzi" del pubblico.

"Molto interessanti - ha evidenziato il direttore sportivo Marco Milano - sono state le iniziative istituite dai Comitati Regionali Piemonte e Valle d'Aosta, organizzatori del Torneo delle Regioni 2023, il più importante a livello giovanile della FIGC per le categorie Juniores, Allievi, Giovanissimi anche del calcio femminile e del calcio a 5,. Il Premio Fairplay Regione è stato assegnato alla squadra della Regione che ha ottenuto la valutazione migliore sulla base dei comportamenti adottati in campo e durante il soggiorno in albergo degli atleti, tecnici e dirigenti. Mentre Il Premio Fairplay Allenatore è stato assegnato per ognuna delle categorie partecipanti al torneo che ha ottenuto la valutazione maggiore nei comportamenti verso la propria squadra, verso la squadra avversaria, nei confronti del pubblico, nei confronti della terna arbitrale e della panchina avversaria. E' necessario - ha concluso Marco Milano - incentivare dal punto di vista culturale e sin dalla più tenera età, comportamenti tesi non solo a vincere sul campo ma trasmettere anche i fondamentali doveri di lealtà, probità e correttezza previsti per tutti i protagonisti di una gara nel segno del fair play e del rispetto reciproco per ribadire che lo sport unisce e supera ogni tipo di barriera e ostacolo. " Lo sport come veicolo attraverso il quale è possibile apprendere i valori reali che rendono il confrontarsi secondo le regole della propria disciplina, un'attività avvincente e formativa allo stesso tempo. Proprio in questo senso è fondamentale difendere e promuovere, tra coloro che organizzano e divulgano la pratica sportiva, l'aderenza a quei valori etici che ne costituiscono la forza ed il senso più profondo.
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