
Eventi e cultura
A Palazzo di Città un quadro commemorativo in onore dei caduti canosini della Prima Guerra Mondiale
Le parole del Sindaco di Canosa, Vito Malcangio
Canosa - martedì 4 novembre 2025
15.17 Comunicato Stampa
Ogni 4 Novembre, Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate - spiega il Sindaco di Canosa, Vito Malcangio - ricordiamo il compimento del sogno risorgimentale dell'Unità d'Italia e il sacrificio di coloro che hanno dato la vita per la patria.
È un giorno di riconoscenza verso i caduti della Prima Guerra Mondiale, un conflitto che costò milioni di vite e lasciò profonde ferite nel corpo e nell'animo del nostro Paese.Oggi, nell'Aula Consiliare del Palazzo di Città, abbiamo voluto apporre un quadro commemorativo dedicato ai caduti canosini della Grande Guerra (1915-1918). Ogni nome inciso su quel quadro racconta un frammento della nostra storia: giovani che non hanno avuto la possibilità di vivere il futuro che avevano sognato.
La nostra storia, anche quella di oggi, è figlia di quella sofferenza e continua ad avere valore solo se sappiamo coltivarne la memoria. Questa giornata ci invita a riflettere sul valore della pace, bene prezioso da difendere e custodire ogni giorno. Viviamo tempi difficili, in cui il rumore delle armi torna a farsi sentire in molte parti del mondo. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ci ha ricordato che nessun altro conflitto della modernità ha colpito tanto l'infanzia: migliaia di bambini innocenti perdono la vita sotto le bombe. Oggi più che mai dobbiamo ribadire che alle guerre - conclude il primo cittadino - preferiamo il dialogo, alla violenza l'ascolto, alla divisione la solidarietà".
È un giorno di riconoscenza verso i caduti della Prima Guerra Mondiale, un conflitto che costò milioni di vite e lasciò profonde ferite nel corpo e nell'animo del nostro Paese.Oggi, nell'Aula Consiliare del Palazzo di Città, abbiamo voluto apporre un quadro commemorativo dedicato ai caduti canosini della Grande Guerra (1915-1918). Ogni nome inciso su quel quadro racconta un frammento della nostra storia: giovani che non hanno avuto la possibilità di vivere il futuro che avevano sognato.
La nostra storia, anche quella di oggi, è figlia di quella sofferenza e continua ad avere valore solo se sappiamo coltivarne la memoria. Questa giornata ci invita a riflettere sul valore della pace, bene prezioso da difendere e custodire ogni giorno. Viviamo tempi difficili, in cui il rumore delle armi torna a farsi sentire in molte parti del mondo. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ci ha ricordato che nessun altro conflitto della modernità ha colpito tanto l'infanzia: migliaia di bambini innocenti perdono la vita sotto le bombe. Oggi più che mai dobbiamo ribadire che alle guerre - conclude il primo cittadino - preferiamo il dialogo, alla violenza l'ascolto, alla divisione la solidarietà".


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