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Politica

Approvato l’aggiornamento definitivo del Piano di Recupero del Centro Storico

«L’approvazione - scrive il Sindaco Vito Malcangio - non è un punto d’arrivo ma di ripartenza»

Con delibera n.61, è stato approvato all'unanimità nella seduta del Consiglio Comunale di ieri, giovedì 6 novembre, l'aggiornamento del Piano di Recupero del Centro Storico, un passo decisivo nel percorso di rigenerazione urbana, culturale e sociale. La maggioranza, facendo fede a quanto riportato nel programma elettorale, ha voluto fortemente riprendere e portare a termine un processo più volte avviato ed interrotto, con la volontà di accendere un interesse nuovo e consapevole su questa parte di città, tornando a fare della collina del Castello un asset strategico nello sviluppo identitario e culturale. Il lavoro, portato avanti con continuità e senso di responsabilità, è il frutto di analisi approfondite, ascolto, confronto e co-pianificazione istituzionale. Si conclude un lavoro avviato nella precedente Amministrazione dall'Arch. Sabina Lenoci e portato avanti con continuità e senso di responsabilità. Infatti, dopo l'adozione della delibera nel marzo 2025, si sono svolti diversi incontri pubblici e tecnici con gli Ordini professionali, momenti di confronto con cittadini e operatori, nonché la raccolta di contributi formali durante la fase di pubblicazione.

«Questo Piano non è soltanto uno strumento regolativo - afferma il Sindaco di Canosa Vito Malcangio - ma è una scelta di visione. È un nuovo patto per il nostro centro storico, al fine di renderlo vivo, abitato, produttivo, accogliente e quotidianamente vissuto. Con esso dotiamo la città di un quadro di indirizzi aggiornato, coerente con le normative e le strategie regionali e nazionali, capace di offrire misure edilizie incentivanti e procedure più chiare, di promuovere interventi per il riuso del patrimonio esistente e di attrarre investimenti privati. L'obiettivo è sostenere nuove residenze, attività artigianali e botteghe, accoglienza diffusa, piccole ristorazioni e servizi culturali e di svago, favorendo nuove economie urbane e nuove forme dell'abitare. Il centro storico non deve più essere percepito come margine, ma come luogo di opportunità, imprenditorialità e qualità della vita: un quartiere ricco di storia che torna a essere parte pulsante della città contemporanea.

Vogliamo un centro storico aperto, plurale, inclusivo, in cui memoria e innovazione si incontrano e dove convivono famiglie, studenti, professionisti, artigiani, anziani e nuovi cittadini. Un quartiere che ritrova relazioni, botteghe, spazi pubblici vissuti, turismo culturale e produzioni locali. La collina del Castello, la Via Traiana, il nuovo Museo Archeologico Nazionale, il riconoscimento UNESCO della Via Appia-Traiana, l'adeguamento al Piano Paesaggistico e il Piano della Mobilità Sostenibile sono tasselli di una stessa strategia che restituisce dignità e centralità a questo cuore urbano. L'approvazione odierna non è un punto d'arrivo ma un punto di ripartenza: si apre ora una nuova fase di partecipazione pubblica e di applicazione operativa del Piano. Invito sin da subito cittadini, tecnici, operatori economici e proprietari immobiliari a partecipare con senso civico e spirito costruttivo. Rigenerare il centro storico - prosegue il primo cittadino - significa rispettare la nostra storia ma anche avere il coraggio di costruire futuro, significa custodire la memoria e, allo stesso tempo, generare nuove economie e nuove comunità. Questa Amministrazione è pienamente consapevole che l'aggiornamento del Piano di Recupero rappresenta un passo importante, ma non risolutivo. Il tema del centro storico di Canosa è complesso e non riguarda soltanto l'urbanistica o il patrimonio edilizio, coinvolge aspetti più ampi, in primo luogo quelli legati all'ordine pubblico, alla sicurezza urbana, alla qualità della convivenza civile e al presidio sociale del territorio. A tal fine, la mia Amministrazione in linea con quanto previsto dal programma elettorale ha istituito un Ufficio dedicato, presieduto dall'Arch. Fabio Lovaglio, che vedrà il coinvolgimento attivo di personale sia delle politiche sociali che della polizia locale.

In questo processo, desidero esprimere il più sentito ringraziamento al Dirigente del Settore Urbanistica, Arch. Mauro Iacoviello, all'Arch. Valeria Valendino, alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, e in particolare alla Soprintendente architetto Anita Guarnieri, per la partecipazione seria, costante e propositiva. La loro presenza attiva nel percorso di co- pianificazione ha permesso di coniugare tutela e progetto, memoria e trasformazione, garantendo che il valore storico della città si traducesse in linee contemporanee di rigenerazione sostenibile e qualificata. Ringrazio il Politecnico di Bari e il professor Ieva per l'instancabile ed estenuante supporto fornitoci, il Comitato tecnico-scientifico, la professoressa Sabina Lenoci, gli uffici comunali, i professionisti e tutti i cittadini che - conclude Malcangio - hanno collaborato con idee, osservazioni, critiche costruttive e impegno civico».
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